«Questi delfini non sono più quegli animali carismatici e spettacolari che vedo e ho visto durante le mie ricerche in mare, nel loro ambiente naturale. Sono stati trasformati in clown, addestrati a fare uno spettacolo che serve a fare soldi, che è contro la loro etologia e per questo è diseducativo. Per un bambino è molto più formativo vedere un qualsiasi documentario in tv che assistere a questa trasformazione dei delfini in animali-robot». Con queste parole Joan Gonzalvo, biologo marino che da 15 anni studia i delfini (consulente per Unep- Centro Regionale d’Attività per le Aree Specialmente Protette e per l’Istituto di Ricerca Tethys www.tethys.org), commenta le immagini di alcuni spettacoli che si sono svolti in 5 delfinari italiani fra il 2012 ed il 2014 in un video diffuso dalla Lav e pubblicato in anteprima da Corriere.it. Le immagini - insieme ad una relazione sullo stato dei delfinari italiani, firmata dallo stesso biologo catalano - sono state raccolte per rilanciare una petizione che porti alla riconversione dei delfinari e alla «creazione di un’area marina confinata protetta dove poter rilasciare in semi-libertà i delfini delle strutture dismesse e garantire loro la vita».